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Gigi Ponti:
il curriculum di un brianzolo tranquillo
Carlo Arcari


Gigi Ponti

Ma in politica i curricula dei candidati contano ancora? E la gente li riconosce come valore aggiunto decisivo che fa la differenza in un momento in cui il casting televisivo sembra prevalere sui percorsi di formazione tradizionali?
Il centro sinistra evidentemente ci crede se ha scelto di affidare a Gigi Ponti, assessore provinciale uscente (proprio all'attuazione della Provincia di Monza e Brianza) e amministratore locale di lungo corso, il compito di conquistare il 6-7 giugno la maggioranza dei voti che i brianzoli esprimeranno alle prime elezioni per il governo locale.
Nato a Cesano Maderno nel 1959, Ponti, ha fatto il suo debutto in politica a 19 anni nelle file della DC locale. La sua carriera è quella di politico professionale di successo: nel 1985 diventa capogruppo in consiglio comunale, eletto Sindaco nel 1990 con la prima e unica giunta DC-PCI della storia della Brianza. Negli anni successivi ha tenuto ben saldo nelle mani il timone durante la procellosa traversata di Tangentopoli ricandidandosi nel '95 e venendo riconfermato sindaco con l'appoggio di una lista civica “moderata” alleata ad un'altra lista civica “riformista”. Ha governato Cesano Maderno fino al 2004 quando, eletto consigliere alla Provincia di Milano, ha cominciato a seguire l'assemblea dei sindaci brianzoli che ha fatto da base allo sviluppo della nuova struttura provinciale di cui oggi si candida alla guida.


“Ogni candidato ha il suo curriculum e il mio è questo. Gli elettori giudicheranno – dice -. Le prime cose che farò se verrò eletto? In primo luogo darò attuazione agli adempimenti previsti per attuare la Provincia di Monza e Brianza e completare la transizione delle funzioni oggi in carico a quella di Milano, poi incontrerò i sindaci di tutti i Comuni per fissare insieme le priorità del territorio perché certo su questo non vorrò decidere da solo. Il terzo punto che affronterò subito è quello drammatico del lavoro, un problema che possiamo aggredire con gli strumenti di cui la Provincia già dispone: l'Agenzia di formazione e orientamento al lavoro di cui esiste il nucleo operativo con la quale dovremo impegnarci sviluppando programmi di contrasto alla chiusura delle aziende e al calo dell'occupazione. Inoltre abbiamo già in cantiere un'iniziativa congiunta pubblico-privata tra Provincia, Camera di Commercio, imprenditori e sindacati per il sostegno e monitoraggio del mercato del lavoro locale”.

Un altro fronte fondamentale che Ponti vuole attaccare con decisione è quello dei trasporti.
“C'è da seguire tutto il protocollo della Pedemontana e sviluppare il capitolo relativo alla cura del ferro, cioè treni, metropolitane e metro tramvie, un tema molto delicato collegato strettamente a quello della difesa ambientale – osserva -. La Brianza è un territorio molto prezioso e fragile, da tempo e anche in questi giorni sotto attacco. Bisogna difenderlo e la Provincia è l'ente titolare della gestione di questa risorsa”.

Un altro argomento a cui tiene molto il candidato presidente del centro sinistra è quello della valorizzazione della Cultura che giudica forse la più importante leva di nuovo sviluppo economico della Brianza.
“Assieme a diversi Comuni abbiamo presentato il progetto 'Economia della Cultura' per la creazione sul territorio del primo distretto culturale evoluto che la Fondazione Cariplo ha già preso in esame per un possibile finanziamento”
ricorda Ponti che elenca due punti programmatici che definisce irrinunciabili per il suo eventuale mandato.
“Una Provincia snella, utile, leggera, impegnata a fare sistema al fianco dei Comune e il risanamento dei tre fiumi brianzoli: Seveso, Lambro e Molgora che in cinque anni devono venire ripuliti e messi al sicuro. Le acque della Brianza devono tornare limpide e ci riusciremo con il controllo e la chiusura di tutti gli scarichi e le attuali fonti di inquinamento. La Provincia avrà un ruolo di governo e gestione in particolare del fiume Lambro sul quale si dovrà intervenire complessivamente e non solo in questo o quel Comune, con iniziative discutibili come lo scolmatore monzese e le vasche di laminazione dentro al Parco Reale”.

Sull'andamento della imminente competizione elettorale Gigi Ponti ha idee chiare e realistiche.
“Mi propongo di riuscire ad arrivare al ballottaggio, poi i giochi sono tutti da fare. Accordi fuori dalla coalizione che mi sostiene e appoggia il mio programma non ce ne sono. Quando si arriverà al ballottaggio vedremo – dice -. Il mio avversario? Per ora non ho avuto modo di ascoltare da lui nessun accenno a programmi di governo, solo discorsi generali. Ci confronteremo nei prossimi giorni di fronte ai cittadini e ai rappresentanti di diverse categorie economiche e professionali di Monza e Brianza che ci hanno invitato a dei faccia a faccia. Tra questi c'è quello del 25 maggio organizzato da il Cittadino che attendo con serenità. Spero che la mia esperienza e le cose che ho fatto in Brianza e per la Brianza in questi 25 anni contino qualcosa, anche se non si finisce mai di imparare. Come ho detto prima, ognuno ha la sua storia e il suo curriculum: gli elettori decideranno”.

Carlo Arcari

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  16 maggio 2009